Sensori temperatura refrigerante olio/ carburante
Nei motori a combustione interna o endotermici, l’energia termica si ottiene della combustione, all’interno dei cilindri motore, del carburante.
Il sistema di raffreddamento ha il compito di disperdere il calore prodotto dalla combustione, in modo di mantenere al di sotto dei limiti di resistenza la temperatura di ogni componente del motore.
Il raffreddamento avviene attraverso un un fluido composto da acqua e glicole etilenico, che spinto da una pompa centrifuga, scorre all’interno di un circuito di tubi che evitano il surriscaldamento o fluidificano il liquido, qualora la temperatura esterna scenda sotto i 40 gradi (azione antigelo).
Come avviene la regolazione della temperatura?
La regolazione della temperatura del liquido refrigerante è consentita dai sensori temperatura e dai termocontatti montati sul radiatore o nei condotti del circuito di raffreddamento che comandano anche gli indicatori di spia azionando la ventola di raffreddamento del radiatore.
Vediamo ora nello specifico come funzionano questi due importanti componenti.
Sensori di temperatura refrigerante olio/carburante
Questi dispositivi di ultima generazione, vengono montati nel condotto del circuito di raffreddamento del motore e misurano la temperatura del liquido di raffreddamento tramite un termistore ossia un “resistore termosensibile” detto anche sensore NTC.
Nello specifico il sensore temperatura è un rilevatore termico con coefficiente di temperatura negativo: l’aumento della temperatura implica la riduzione della resistenza interna e di conseguenza riduce la tensione del sensore.
La resistenza del sensore temperatura varia in base alla temperatura del liquido di raffreddamento e invia le informazioni alla centralina che valuta i valori di tensione e avvia le operazioni di raffreddamento.
Termocontatti
I termocontatti, chiamati anche termo interruttori, sono installati sul radiatore o nei raccordi del sistema di raffreddamento e hanno la funzione di prevenire il surriscaldamento del motore azionando gli indicatori di livello della centralina di controllo motore.
Nello specifico i termocontatti sono costituiti da un disco bimetallismo concavo o convesso che modificano il loro stato in base alla temperatura del liquido di raffreddamento: al raggiungimento della temperatura prestabilita il disco scatta e attiva la ventola.
Ci sono due tipi di interruttori termici per elettroventilatori:
- Per elettro-ventola a una sola velocità (ad un solo circuito);
- Per elettro-ventola a doppia velocità o per doppia elettro-ventola (a più circuiti).
Sintomi di guasto dei due sensori
Il cattivo funzionamento dei sensori di temperatura refrigerante causa in genere i seguenti sintomi:
- Minimo accelerato;
- Aumento del consumo di carburante;
- Difficoltà di avviamento.
Il cattivo funzionamento dei termocontatti è in genere dovuto a ossidazione dei contatti o inceppamento del disco metallico o malfunzionamento del termistore.
Il malfunzionamento presenta i seguenti sintomi:
- Blocco dell’elettroventola causata dall’inceppamento del disco che tiene aperto il circuito elettrico e che causa un surriscaldamento del liquido di raffreddamento;
- Al contrario se il circuito resta chiuso la valvola continua a girare con conseguente perdita di potenza del motore;
- Invio di informazioni errate alla centralina con problemi nella regolazione dell’iniezione.
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